La Repubblica Bari – “Noncifermanessuno” il tour motivazionale sbarca al Politecnico
“Noncifermanessuno” il tour motivazionale sbarca al Politecnico di Bari
Un incoraggiamento agli studenti. Un invito a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e a non affannarsi per ricercare il successo a tutti i co- sti. Partendo dall’esempio di Giovanni Bellino, ingegnere barese affetto da una grave disabilità che però non lo ha fermato, anzi. Ha fatto tappa nel Campus di Bari, ieri, l’ottava edizione del tour motivazionale “Noncifermanessuno” ideato e condotto da Luca Abete, inviato di Striscia la notizia, che ha incontrato gli studenti del Politecnico. In particolare, fil rouge del talk è stata la serendipità, cioè la scoperta casuale di qualcosa nell’ambito di una ricerca focalizzata su altro.
«Noi siamo qui oggi per provare a sfidare noi stessi, per trovare insieme un metodo per guardare sempre un po’ oltre e lo stiamo facendo in tanti campi della tecnologia – ha commentato il rettore Francesco Cupertino – La Puglia è stata per secoli una regione votata all’agricoltura e alla manifattura e poi si è scoperta una terra di innovazione nel settore aerospaziale, un luogo in cui si possono costruire satelliti: la più grande azienda italiana in questo campo è pugliese. Pensate che c’è un pro- getto per trasformare l’aeroporto di Grottaglie nel primo spazioporto europeo, un’infrastruttura per il lancio di voli suborbitali, ed è un progetto fatto sulla base di uno studio nato qui, al Politecnico. Con le buone idee e con la capacità di concretizza-re sogni visionari abbiamo contribuito a dare questa nuova prospettiva alla nostra regione e in questo solco vogliamo continuare, per costruire insieme il nostro futuro».
Nell’appuntamento è stato anche assegnato il premio “Noncifermanessuno”, dedicato alla migliore storia di “resilienza”, a Giovanni Bellino, ingegnere barese con disabilità, laureato al Politecnico in Ingegneria meccanica. «Per il brillante percorso di studi portato a termine con straordinaria forza di volontà e non comune coraggio, per le esemplari doti umane e relazionali e per le sue qualità professionali, che gli hanno con- sentito di vincere numerosi e prestigiosi premi», ha spiegato il rettore. Negli ultimi vent’anni, Bellino ha contribuito alle attività di Parent project, associazione di pazienti e genitori che finanzia la ricerca per curare le distrofie muscolari e migliora- re la qualità di vita dei pazienti, della quale è attualmente il delegato pu- gliese. Ha conseguito la prima lau- rea nel 2015 con una tesi sulla progettazione di un sedile per aerei di linea per persone con gravi limitazioni fisi- che e poi nel 2019 la magistrale. È arrivato secondo al premio di laurea Goi 2020, indetto dall’Università di Brescia, terzo con due amici in un hackathon per trovare soluzioni innovative nel monitoraggio del decorso della sclerosi multipla, finanziato da Novartis, e ha vinto in team l’edizione 2021 del contest MaketoCare con il progetto “Camera libera tutti”, modello innovativo di stanza d’albergo inclusiva.